NOCI - Sabato 5 ottobre, in Piazza Garibaldi, si è svolta una mattinata di sport per sostenere la campagna nazionale sulla fibrosi cistica.
Il nostro paese ha ospitato la partenza dell’ultima tappa della dodicesima edizione del Bike Tour FFC Ricerca che è partito da Caserta per concludersi a Lecce con l’obiettivo di raccogliere fondi per questa malattia vedendo al via ex corridori del calibro di Davide Cassani, Gilberto Simoni e Massimiliano Lelli.
A sostenere questo importante evento c’erano anche la Polisportiva Noci, l’Atletico Noci, la Noci Pallamano, la New Volley Noci, Movida Noci, A.S.D. Sportogether Noci ma anche Girandoliamo Noci e la Compagnia dei Birbanti che hanno intrattenuto con varie attività i tanti bambini e ragazzi. Le volontarie della Fondazione Fibrosi Cistica di Noci saranno presenti in Piazza Garibaldi per tutte le domeniche di ottobre per adottare i ciclamini della ricerca. Dopo questa giornata abbiamo sentito le volontarie nocesi Rosita Goffredo e Daniela Doati che ci hanno detto: “Dal 2012 Matteo Marzotto ha ideato il FFC Bike Tour coinvolgendo amici sportivi e grandi campioni che attraversano molte regioni macinando migliaia di chilometri per sensibilizzare l’opinione pubblica nell’impegno per la raccolta dei fondi e la diffusione della consapevolezza nei confronti della malattia genetica più diffusa al mondo visto che esiste 1 portatore sano ogni 30 persone. L’evento si è svolto grazie al supporto dell’amministrazione comunale e dei sostenitori, fondamentale è stata la presenza delle nostre associazioni sportive e ludiche. Inoltre grazie all’enorme cuore dei nocesi, che risponde sempre con grande entusiasmo alle nostre manifestazioni, ci sono state davvero molte persone e dalla fondazione c’è stato un riscontro davvero positivo per il nostro calore. La Fibrosi Cistica, detto molto brevemente, è una malattia degenerativa multiorgano che colpisce prevalentemente i polmoni e l’apparato digerente. La mutazione del gene CFTR rende più dense le secrezioni degli organi. Una persona con la fibrosi cistica è come se respirasse costantemente da una cannuccia. L’aspettativa di vita una volta si aggirava intorno all’anno di vita poi, grazie alla ricerca, siamo riusciti ad arrivare ai 40 anni, durante l’evento la dottoressa Pedemonte ha detto che ci stiamo avvicinando ai 50. Al momento l’80% dei pazienti FC sta assumendo un modulatore del gene CFTR che lo fa funzionare meglio, ma con a volte effetti collaterali anche gravi. Un 30% dei pazienti è ancora orfano di cura ed è per questo che dobbiamo continuare ad aiutare la ricerca. Se volete sostenere la Ricerca FFC saremo in Piazza Garibaldi, tutte le mattine delle domeniche di ottobre, con la campagna nazionale del cicliamino”.