LETTERE AL GIORNALE – Pubblichiamo con grande coinvolgimento emotivo la lettera che la signora Tetta, sua vicina e amica, ha voluto dedicare a Nonna Annina Lippolis per porgerle l’ultimo saluto, accompagnato dal volo di tanti palloncini bianchi, che hanno spiccato il volo mentre il feretro si dirigeva in Chiesa. Proprio come se fosse l’ennesima festa di compleanno. Una di quelle feste che Tetta le ha sempre organizzato per 10 lunghi anni, fin da quando Annina tagliò il traguardo dei 100.
"Cara, dolcissima Annina,
avrei voluto che questo momento non arrivasse mai, ma come risaputo, siamo solo di passaggio, e a tutti tocca, prima o poi, dover spiccare il volo. Tutti dobbiamo a un certo punto chiudere la nostra valigia e partire da questa vita terrena. La tua valigia è carica di bello e di buono. Di saggezza e di esperienza, di aiuto donato, di parole di speranza che non ti stancavi mai di far arrivare a chiunque ne avesse bisogno. Oggi sono qui a salutarti, assieme a tutti coloro che ti hanno amata e che hanno contribuito a rendere speciale ogni tua festa di compleanno. Ormai mi avevi insignita del titolo di “addetta ufficiale ai festeggiamenti”. Ricordi che ogni anno mi chiedevi se sarebbe stata l’ultima festa? Io ti rispondevo che avremmo certamente festeggiato tanti altri compleanni. Questi palloncini, con un grazie immenso, tutto dedicato a te simboleggiano i cuori di quanti ti hanno voluto bene e ti sono riconoscenti. Questa sì, è davvero l’ultima festa, e forse la più bella. La festa per celebrare la tua rinascita in cielo. Qualsiasi cosa possano pensarne gli altri, ho scelto di salutarti nel modo in cui avresti voluto tu. Chi ha avuto il privilegio di conoscerti lo sa benissimo: eri la donna della gioia e dell’allegria, e mai avresti permesso che ti salutassimo avvolti in un velo di tristezza, con gli occhi gonfi di lacrime. Voglio e vogliamo ringraziarti per l’enorme ricchezza spirituale che ci hai lasciato, una quantità di insegnamenti, di buoni semi che ci impegneremo a far germogliare. Nulla andrà perso: faremo sì che tu viva in ciò che ci hai insegnato. Vola, Annina: vola libera ad abbracciare chi da tempo ti aspetta lasù, ma senza mai lasciare davvero chi ti amerà sempre quaggiù".
La tua Tetta