NOCI – Il 2 ottobre è la giornata tradizionalmente dedicata ai nonni, pilastri fondamentali nella vita dei nipoti. Gli insegnanti e gli alunni dell’interclasse terza della Scuola Primaria Positano hanno voluto festeggiare i nonni con una bellissima e divertente iniziativa: le Mini Olimpiadi del Passato. Nonni e nipotini hanno letteralmente “fatto squadra” e nella palestra scoperta della scuola si sono cimentati in una serie di giochi antichi e tradizionali. Quei giochi di cui i nipoti avranno magari sentito parlare in più occasioni, ma che non avevano mai avuto modo di praticare.
La giornata è iniziata con la lettura di un messaggio da parte della Dirigente Scolastica, assente per motivi personali. Le parole della DS hanno sottolineato appunto l’importanza della condivisione e dello scambio intergenerazionale tra nonni e nipoti, anche attraverso il gioco.
Un nonno è un pozzo di saggezza; un libro di storia e di vita, con infinite pagine da consultare, questo certamente, ma sa essere, all’occorrenza, anche molto di più. Un divertente compagno di squadra, ad esempio, insieme al quale pianificare le più efficaci strategie di gioco e, soprattutto, divertirsi. Divisi in squadre, nonni e nipoti si sono sfidati nel contesto di giochi antichi come quello “del fazzoletto”; “del cerchio”; “campana”; “quattro cantoni” ecc. I giochi che riempivano di svago e divertimento i pomeriggi dei nostri nonni, quando ancora non esisteva la moderna tecnologia e che inducevano sia la mente che il corpo ad attivarsi al massimo. La cosa più interessante di questa memorabile giornata è stata l’aver constatato come ciò che in passato ha divertito i nonni, è stato in grado di coinvolgere appassionatamente anche i nipotini. Va qui sottolineata anche l’importanza di un “passaggio generazionale di testimone”, in modo che le nostre tradizioni non muoiano. La giornata si è conclusa con l’assegnazione simbolica ai nonni di una medaglia e dell’attestato di “atleti per amore” direttamente dalle mani dei nipoti. In questo caso la parola “atleta” non assume una connotazione puramente sportiva, in quanto l’intera vita di un nonno è una maratona d’amore: prima nei confronti dei figli, e successivamente dei nipoti.