NOCI - Si è svolto lo scorso 21 giugno, alle ore 19.30, presso il Palazzo della Corte, un incontro per programmare il futuro del sito di Barsento.
L’evento è stato organizzato dall'associazione culturale Luminares ed ha visto la presenza dei rappresentanti delle istituzioni e di esperti che hanno lavorato negli ultimi anni per scoprire e rinnovare la zona della Chiesa di Santa Maria di Barsento e dell’Oasi Naturale. La presentazione è stata affidata a Pietro Intini, presidente dell'associazione Luminares, e a Vito Maria Laforgia che è l’ideatore e direttore artistico di Barsento Arte, evento che nel 2024 giungerà all’ottava edizione e che tra versi e musica permette di creare una magica atmosfera presso l'oasi di Barsento. Laforgia ha affermato: “La portata del sito è più grande di quanto si possa immaginare. Attiene alla storia di Noci e di tutto il territorio circostante. La chiesa è adatta per certi tipi di musica e recentemente ha accolto una giovane violinista che ha registrato un pezzo per partecipare ad un concorso che è riuscita anche a vincere. Bisogna cercare di cogliere l’occasione con il progetto di “Pietramadre” per far diventare Noci, insieme ad Alberobello, Castellana Grotte e Polignano a Mare, capitale italiana della cultura 2027 e con i fondi del bando per la valorizzazione dei percorsi religiosi per mettere al centro Barsento”. Successivamente è stato il turno del sindaco Francesco Intini che ha detto: "Ringrazio l'associazione Luminares per l’invito perchè credo che bisogna essere in ascolto perenne con gli altri per scoprire e conoscere cose che è difficile scoprire da soli per costruire una Noci più ambiziosa e nuova. Serve partire da un disegno culturale, con Barsento che non deve essere un luogo esclusivo ma che deve valorizzare la storia di questo posto che deve essere vissuto. Bisogna mettere in atto progetti per mettere al centro Barsento. I cammini religiosi ci aiuteranno a valorizzare Barsento, con il miglioramento della strada, delle luci e delle infrastrutture a servizio di questo posto, grazie sia ai fondi vinti e poi col progetto della Città della Cultura, che dobbiamo fare nostro. Dobbiamo sentire nostro questo posto per far crescere la comunità salvaguardando il territorio e considerandolo la nostra ricchezza. Questo territorio va lasciato così e va valorizzato per come è, con il racconto, con la condivisione deve essere parte della nostra comunità. Questo luogo non deve essere vissuto solo da qualche associazione ma dall’intera comunità”. Intervenuta anche la consigliera regionale Lucia Parchitelli che è presidente della commissione cultura della Regione Puglia: “Da quando sono presidente della commissione cultura sto scoprendo grandi luoghi della nostra Regione. Barsento è un luogo che va valorizzato e a cui bisogna dedicare progetti. Si è lavorato tanto per la parte ambientale e per l’oasi. Questa è una testimonianza importante per tutta l’architettura rurale che racconta la nostra storia e ci tiene legati alla nostra identità. Con i fondi del PNRR abbiamo finanziato diversi progetti per il recupero di luoghi rupestri. Lavoreremo come Regione per il progetto di capitale della cultura per raggiungere questo importante obiettivo. I cammini religiosi rappresentano un turismo lento che caratterizza la nostra Puglia e che sono vicini a noi. Dobbiamo lavorare come comunità e come comunità dobbiamo rispettare questi luoghi per raggiungere grandi risultati. Attraverso le attività che si svolgono a Barsento tante persone si sono avvicinate a questo luogo e dobbiamo continuare a fare questo. Ringrazio tutti per questa tavola e con piacere ascolterò le proposte che verranno poste in essere”. Infine ha parlato anche il Senatore Piero Liuzzi: “Da questi interventi sono già emerse diverse riflessioni che siamo chiamati ad approfondire. L’associazione Luminares è riuscita nell’intento di avere una filosofia di approccio con Barsento che è spesso il contrario di quello che abbiamo vissuto in passato con timori e preoccupazioni. Spesso abbiamo assistito a situazioni che quasi hanno offeso il luogo. Da questi incontri devono nascere idee per valorizzare e per rendere Barsento luogo di estetica del nostro territorio, del nostro passato e del nostro futuro. Dobbiamo partire da questi presupposti. Bisogna tornare allo spirito che ha sempre animato Barsento. La storia di Noci è scritta nelle pietre e questo deve essere salvaguardato e valorizzato. Sono stati tanti gli interventi, sin dalla mia amministrazione, che hanno interessato questa zona e che hanno portato il sito ad essere in questo stato. Questo deve essere il punto di partenza ma dobbiamo essere delicati nel momento in cui andiamo a toccare e andiamo a vivere questo luogo. Bisogna riprendere il progetto per costruire il Parco Naturale di Barsento che in passato non si è riusciti a fare e che ora potrebbe essere accolto anche dai comuni limitrofi”. Nella seconda parte della tavola rotonda sono intervenuti gli esperti,con le loro relazioni, che hanno lavorato, nel corso degli anni, per rendere Barsento un luogo migliore. Il primo a parlare è stato l’architetto Francesco Giacovelli che si è soffermato sull’aspetto morfologico e ambientale della zona che comprende grotte, muretti a secco e vecchi percorsi con pozzi, fogge, cisterne e cortaglie. Si è parlato anche degli interventi di restauro che hanno interessato le zone interne e quelle esterne della chiesa tra il 2005 e il 2008. Successivamente ha preso la parola la dottoressa Caterina Annese della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Bari che ha analizzato gli interventi di scavi archeologici che hanno interessato la zona nel 1998, 2003, 2008 e 2016 che hanno messo in mostra zone di frequentazione protostorica, ellenistica e medievale con diverse aree abitative, artigianali e necropoli. Presente anche lo storico Pasquale Gentile che ha ripercorso la storia di Barsento attraverso antichi ed attuali equivoci. Infine hanno parlato gli architetti Piernicola e Pietro Intini soffermandosi sugli aspetti architettonici alla luce dell’ultimo restauro.